giovedì, aprile 19

Le notti lunghe e la pioggia clemente

Da buon “grasso nell’anima”… basta una settimana di pioggia per riprendere un chilo o due perso in un mese di stenti. E’ così, cosa ci possiamo fare? Nulla direi… se non attendere il prossimo fine settimana, annunciato con il tempo clemente. Vedremo se sarà clemente e soleggiato per i ciclisti, o clemente umido e bagnato per gli agricoltori. Le attese sono una parte molto importante del viaggio e del pedalare. Qualcuno molto più saggio di me ha detto che “Un viaggio inizia quando cominci a pensarlo e termina quando smetti di ricordarlo”. A causa della mia ignoranza, non chiedetemi l’autore. In ogni caso credo che sia un pensiero abbastanza scopiazzato e partito da chissà dove o da chissà chi. Questa interpretazione l’ho presa da Marco Parrini, un bravo ciclonauta. Sintetizza benissimo anche il mio pensiero. L’attesa può essere più o meno lunga. Può iniziare in una notte insonne nella quale pensi al prossimo viaggio, alla strada che ti aspetta o che credi ti possa fare qualche regalo importante. Forse è proprio in questi momenti che si sceglie il “viaggio”. Nasce dal pensiero, si concretizza nell’attesa e si cementificherà con il ricordo. Si parte verso un luogo perché si immagina che qualcosa di bello sia là ad attenderci, senza sapere come e cosa sia tutto ciò. L’istinto accende la scintilla come una pietra focaia, l’attesa ci da emozione, la curiosità dell’ignoto le motivazioni per partire. Non è necessario andare lontano. Spesso le cose veramente belle sono quelle più vicine a noi. Il tempo, la pazienza e la ricerca ce le faranno scoprire all’improvviso e come un lampo tutto quello che pensavamo di conoscere bene avrà una luce diversa. Basta camminare per le strade della nostra città, qualunque essa sia, dando una diversa angolazione alla testa e agli occhi per vedere cose ed una realtà completamente diversa da quella che eravamo sicuri di conoscere. Forse non è una gran virtù avere troppe certezze, senza la predisposizione mentale a modificarle o scoprirne di nuove. Ha ragione Proust quando dice “L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi”. E’ un discorso lungo, un poco retorico e stupido e lo finisco qua. La notte è quasi alla fine e fra poco arriverà il sole e la luce.



La foto è stata presa dall'album di Flickr di Pablo Tenorio http://www.flickr.com/people/pablotenorio/. Non lo conosco affatto, ma l'immagine mi piace molto.

Nessun commento: