martedì, agosto 4

Come una rondine per i sentieri della Francigena

Montefiascone seconda tappa, con la Francigena sempre più regina d'Italia e tappeto rosso verso Roma. Ora sono in un convento di suore Benedettine e per trovarlo ho dovuto scomodare santi e beati di tutto il Presepe, salvo poi capire che era stato inutile aver fatto quattro o cinque volte tale corso Cavour, che a differenza del nostro è molto simile alla salita della Galluzza. Mi ha aperto una suora che credo non abbia giocato a barberi in San Francesco o alla Lizza. Parlava, parlava e non capivo nulla, salvo il finale... 28 euro per dormire, cena e colazione. "Vale..." ho risposto, sfoggiando una delle dieci parole di spagnolo che conosco. "Va bene", in idioma nostrano. Poi ho realizzato che alle 21 il convento chiude, alle 6 la sveglia ed alle 8 tutti fuori. Devo solo capire a che ora ci sarà la cena. L'aria è positiva, anche qua si respira aria di Francigena e di Cammino. Peccato che a Siena per adesso non ci sia nulla di simile, salvo qualche convento. Credo che l'ostello municipale in uno dei locali attigui al Santa Maria, non certamente nel Pellegrinaio, sarà una gran cosa. Nel mondo ci sono centinaia di migliaia di persone che percorrono i vari cammini e certamente sarebbe un gran lustro per la città ed arricchierebbe di significato una struttura nata proprio con questo antico fine. Realtà come Burgos in Spagna hanno aperto strade importanti. Ci vorrebbe anche da noi un poco di coraggio a dare maggior velocità a questi percorsi ed a queste scelte. Anche a Radicofani ce ne sono due di ostelli, uno religioso da una quindicina di posti e l'altro comunale, molto più grande. Ma non divaghiamo. La suorina è sparita e finalmente mi posso fare la meritata doccia dopo oltre quattro ore sui pedali e tanto caldo. Giuro che non partirò più con una calura del genere: annienta le forze e distrugge la mente.
Ma torniamo indietro. Stamani ho lasciato l'ostello della Misericordia di Radicofani con nostalgia, forse anche per le immagini ed i simboli del Cammino che sono ovunque. È stata la tappa di lancio e mi ha ricordato Roncisvalle, con tutta la Navarra davanti. Anche in questo caso il panorama toglie il respiro. La Francigena lascia il paese di Ghino di Tacco con una lunga strada a sterro di una decina di chilometri tutta in discesa che riporta sulla Val di Paglia. Dopo un paio chilometri mi sono reso conto di aver perso una borsa! Un eccesso di sicurezza nel montarle sulla bici mi ha fatto sbagliare. Sono tornato indietro sulla ripida strada a sterro. Per fortuna mi sono accorto subito di quanto accaduto e con una quindicina di minuti di fatica me la sono cavata, anche grazie a due ragazze, una di Montalcino e l'altra di Grosseto, che l'hanno trovata e l'hanno portata con loro. Grandissime!!!
La lunga strada bianca è bellissima. Sulla sinistra il monte Cetona, con i calanchi tipici delle crete senesi. Sulla destra il monte Amiata e la terra seminata a grano e fieno. La Francigena in tutto questo è un'ideale spartiacque, un divisorio naturale fantastico. Acquapendente arriva presto, passando attraverso campi di girasole e grano, che poi in direzione Bolsena diventano aridi campi di patate. Il caldo mattutino è già insopportabile e bere è qualcosa più di un bisogno, sfociando tranquillamente nel piacere fisico, quando ho trovato una bottiglia d'acqua fresca leggermente gassata in un fontanello comunale a 5 centesimoni! Il lago che a lungo si lascia vedere da lontano è bellissimo e merita sicuramente un bel panino et birra fresca come aperitivo. Il caldo è troppo forte, meglio andare subito verso la meta del giorno...

Le Rondini

Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali
Mescolarmi con l'odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi
mentre Leggono i giornali
E con la polvere dei sogni volare e volare
Al fresco delle stelle, anche più in là
Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.

Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
E come loro quando è la sera
chiudere gli occhi con semplicità.

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro
e cos'è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos'è l'amore
Dov'è che si prende, dov'è che si dà
Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni

Lucio Dalla – Le Rondini (2006)

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